Donne e crisi climatica

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VENERDÌ 10 GIUGNO
FABBRICA DELLE “E”
ORE 09.30 TAVOLA ROTONDA
ORE 13.30 BUONO CON LE PERSONE GIUSTE
ORE 15.30 PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CINZIA SCAFFIDI

 

Le donne, in tutto il mondo, stanno rivendicando sotto voce e a gran voce giustizia climatica. Come possono affrontare la crisi climatica e relazionale oggi in atto? Quali strumenti possiamo mettere in campo con gli uomini e con il “femminile” che è presente in ognuno di noi?

È necessario tenere in considerazione che oggi la relazione tra i generi sta subendo una profonda crisi e che gli episodi di violenza, anche femminile, sono in aumento. Diventa, pertanto, necessario analizzare l’insieme degli stereotipi che definiscono le appartenenze femminili e maschili, con l’obiettivo di prevenire ogni forma di violenza.

Occorre riscoprire alcuni valori quali la gentilezza, l’attenzione alla vita, alla natura e al suo ciclo. Nel mondo della politica cominciano, pur se lentamente, ad intravedersi alcune trasformazioni che tentano di mettere al centro proprio la figura femminile. Nelle aziende molte cose stanno cambiando; proprio a partire dalla figura femminile presente nel comparto agricolo, tanto in Italia quanto nel mondo, si sta delineando l’idea di fare un’agricoltura differente, riconvertendo aziende dannose per l’ambiente. Si tratta di un primo passo ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Non dobbiamo perdere di vista che con i poveri le donne sono tra le persone più esposte agli effetti dei cambiamenti climatici. In molte parti del mondo, sono le donne ad occuparsi dell’approvvigionamento degli alimenti e dell’acqua. Con le risorse alimentari sempre più scarse, a causa degli impatti del clima sull’agricoltura, le donne dovranno allontanarsi dai loro territori e intraprendere lunghi viaggi.

Secondo la FAO, nei paesi in via di sviluppo, il 43% della forza lavoro del settore agricolo è costituita da donne, percentuale che sale al 90% in Africa sub-sahariana dove le donne possiedono solo l’1% del terreno arabile. Per il 79% di queste, l’agricoltura è la principale risorsa alimentare e di guadagno, e circa due terzi dei 600 milioni di allevatori di bestiame è di sesso femminile. Per questo crediamo che sia importante discutere di questi temi attraverso una pluralità di voci che metta al centro il ruolo della donna nei processi e nelle politiche della conversione ecologica.

Casacomune è un’associazione che si dedica alla promozione scientifica e culturale nata dal Gruppo Abele e da Libera. Casacomune trae spunto dai contenuti proposti dall’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e presta particolare attenzione alla dimensione spirituale e etica nelle scelte ecologiche, dialogando con persone provenienti da diverse credenze, culture e religioni. Casacomune vuole essere una Scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e incontro con esperienze attive sul campo, per promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia sociale.

Tavola rotonda:

Saluto della Vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro e del direttore del Festival Gaetano Capizzi

Dalla transizione alla conversione. Il linguaggio delle donne, con Mirta Da Pra Pocchiesa, giornalista Casacomune  

Semi liberi: oltre le catene dell’economia e della finanza per la libertà del mondo con Vandana Shiva, fisica quantistica e ambientalista       

La battaglia per il riconoscimento giuridico del migrante ambientale con Anna Brambilla, ASGI

Il mondo che ci attacca, il mondo che vogliamo. Migrazioni sicure con Suzanne Mbiye Diku, Ginecologa, presidente associazione Redani

Donne e politica comunitaria. Il ruolo delle donne nella politica e nelle politiche con Eleonora Evi, parlamentare Verdi europei

Biodiversità  e agroecologia per coltivare salute con Isabella Pratesi, WWF Italia

Non c’è transizione senza le donne con Don Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele,  Libera e Casacomune

Buono con le persone giuste


Pranzo vegetariano
Buono con le persone giuste introdotto da Maria Chiara Giorda

Cucinato con eccedenze alimentari recuperate da diversi mercati cittadini, questo pasto vuole essere un momento di condivisione per rilanciare il valore sociale del cibo, valorizzare le diverse culture e per sottolineare l’urgenza di ridefinire i nostri stili di vita e di consumo verso una maggiore consapevolezza di ciò che si acquista.

La sua realizzazione, inserita in una serie di iniziative promosse dal progetto europeo Food Wave, è affidato alle donne migranti accolte nelle strutture del Gruppo Abele.

Presentazione dell’ultimo libro di Cinzia Scaffidi, giornalista e docente.


Il profitto e la cura. La sostenibilità e le voci che non abbiamo ascoltato

Dialogano con l’autrice Mirta Da Pra Pocchiesa e Elena Ciccarello

Seguono l’incontro e le testimonianze di donne imprenditrici con APID Torino, un network che intende evidenziare l’importanza di un’imprenditoria femminile sostenibile, basata sulla consapevolezza delle proprie capacità e sulla necessità di mettersi in gioco.

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